L’obiettivo principale della Croce Rossa Italiana è quello di prevenire ed alleviare la sofferenza in maniera imparziale, senza distinzione di nazionalità, razza, sesso, credo religioso, lingua, classe sociale o opinione politica, contribuendo al mantenimento e alla promozione della dignità umana e di una cultura della non violenza e della pace.
Statuto della C.R.I., Art. 6.1
Le origini del Comitato Internazionale della Croce Rossa
Croce Rossa nasce nel pensiero di Jean Henry Dunant a causa dell’esperienza della battaglia di Solferino e San Martino del 24 giugno 1859.
La terribile carneficina e la disorganizzazione con cui furono portati i soccorsi durante quell’evento segnarono profondamente Dunant.
Nel 1863 Henry Dunant, con Gustave Moynier, Guillaume-Henri Dufour, Louis Appia e Theodore Maunoir, tutti svizzeri, crea il Comitato ginevrino di soccorso dei militari feriti.
Questo sodalizio, chiamato comunemente Comitato dei Cinque è predecessore del Comitato Internazionale della Croce Rossa.
La Croce Rossa Italiana
La C.R.I. è nata il 15 giugno 1864 a Milano come Comitato dell’Associazione Italiana per il soccorso ai feriti ed ai malati in guerra.
Il Comitato inizia la sua attività sotto la presidenza del dottor Cesare Castiglioni.
Nell’agosto del 1864, Castiglioni viene chiamato a Ginevra per raccontare al gruppo dei cinque fondatori del Comitato dei Cinque l’esperienza del Comitato italiano ed i progetti futuri.
Il 22 agosto 1864 viene sottoscritta, anche dall’Italia, la Convenzione di Ginevra.
Da quel momento il Comitato dell’Associazione Italiana per il soccorso ai feriti ed ai malati in guerra diventa CROCE ROSSA ITALIANA (C.R.I)
Con la recente trasformazione da ente pubblico ad organizzazione di volontariato, la C.R.I. ha mantenuto i suoi impegni verso la comunità.
La nostra Mission
Da sempre, grazie alla sua lunga storia e alla sua presenza capillare sul territorio, la C.R.I. è profondamente radicata nella società italiana.
Infatti, è impegnata sul campo per assistere le persone in situazioni di vulnerabilità.
La C.R.I. riflette la visione di quanti lavorano per mettere sempre al centro delle proprie azioni il valore dell’umanità.
Essa può contare su decine di migliaia di volontari e professionisti che offrono il loro servizio.
Infatti essi dedicano il loro tempo in attività di assistenza sanitaria, primo soccorso ed educazione alla salute e si impegnano per promuovere l’inclusione sociale.
Inoltre essi si preparano per fare prevenzione, rispondere alle emergenze ed alle catastrofi naturali.
Nell’attività quotidiana portano avanti programmi di formazione, promozione della cittadinanza attiva e del volontariato e programmi di cooperazione internazionale.
LA FORZA DELLA C.R.I.: 21 COMITATI REGIONALI , 1445 COMITATI TERRITORIALI IN ITALIA E PIÙ DI 162.000 VOLONTARI CHE LAVORANO IN SINERGIA
Ecco perché la C.R.I. gode del riconoscimento e del sostegno delle istituzioni nazionali ed internazionali.
La C.R.I. è riconosciuta come alleata delle persone vulnerabili e di tutti coloro i quali vogliono migliorare in qualche modo la nostra società.
La C.R.I. offre assistenza in modo neutrale ed imparziale, senza distinzioni di nazionalità razza, sesso, credo religioso, lingua, classe sociale o opinione politica.
Dunque, in un mondo in continuo cambiamento, essa rappresenta un punto di riferimento per le persone in difficoltà nonché un garante dei principi e valori umanitari.
Infatti, uno dei compiti dell’Associazione è quello di promuovere il rispetto e la diffusione dei Principi Fondamentali.
Infatti essi costituiscono l’idea e lo spirito del fondatore, Henry Dunant e dell’intero Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
Essi sono: Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontarietà, Unità, Universalità.